Girl with a kitten di Lucian Freud: maniacale la precisione di alcuni dettagli, quali
l’elettricità statica dei capelli della modella, le nocche bianche
della sua mano serrata intorno al collo del gattino e i riflessi
nelle pupille di entrambi.
Molto bello anche il suo inchiostro su
carta Narcissus.
Meno attrattivi- come era lecito aspettarsi - i
ritratti distorti di Francis Bacon e varie altre sue opere tutte
caratterizzate appunto da un dissolversi di alcuni dettagli che
tuttavia non annullano il soggetto. Sorprendenti le opere di Paula
Rego tra un figurativismo onirico a volte o più naturalistico come
ad es. in Bride.
Non troppo dissimili le opere esposte di Michael
Andrews (Melanie and me swimming) mentre non incontrano il mio gusto,
il mio interesse e probabilmente la mia comprensione quelle di due
altri artisti del gruppo, Frank Auerbach e Leon Kossoff
L‘ultima sala
raccoglie alcune tra le più conosciute opere di Freud: Girl with a
white dog è speculare al dipinto con cui si apre la rassegna:
medesima modella, stesso soggetto ma con un più accentuato senso di
desolazione.
Inaspettato poi Two plants, minuziosa resa di un soggetto
botanico mentre troneggiano due nudi, uno maschile e uno femminile,
davvero notevoli. Il nudo maschile David and Eli ritrae l’amico
pittore David Dawson steso su di un letto con accanto un cane. La
totale nudità dell’uomo trasmette e sottolineala sua natura
animale – al pari del cane – ma anche l’affetto che li lega,
testimoniato dallo stretto contatto tra i due. Standing by the rags
è, se così vogliamo dire, il pendant femminile. Contrariamente ai
levigati nudi classici e accademici qui il colore è steso con
pennellate dense, in particolare sul seno e il ventre della donna
quasi a rimarcarne le caratteristiche sessuali.
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