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Luoghi comuni

Non per rinverdire triti luoghi comuni sulla parsimonia dei genovesi, ma spendere 10 euro per la visita di questa mostra m’è parso eccessivo, visto il ridotto numero di opere in esposizione. Tuttavia la mia spiccata predilezione per il primo ‘900 ha trovato viva e vibrante soddisfazione, come direbbe un comico locale, in alcuni lavori degni di nota. Cominciamo con un bel Casorati, Ragazza in Azzurro, con la figura della giovane che sembra emergere dallo sfondo indistinto, anch’esso della stessa tonalità grigio-azzurra, con la freddezza di questo colore contrastata dal rosa delle giovani carni e dalla nota di vermiglio delle labbra. L’improbabile anatomia – ed il colore uniforme – della tipica Figura di Donna di Campigli la rendono simile ad una qualche sorta di divinità, benevola forse ma alquanto distante. A proposito di anatomia, era presente anche Sironi, con una tela della solita cupezza, ma lo erano anche alcuni disegni dove la suddetta tetraggine cede il passo alle tornite forme delle modelle raffigurate. Infine Aligi Sassu che si cimenta, con successo a mio avviso, col tema “Donne al Caffè”.

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