Sicuramente meno di richiamo rispetto alla GNAM, in una collocazione un po’ dimessa anche se a due passi da Barberini e tuttavia meritevole di una visita (più di una nel mio caso) soprattutto per chi ama la produzione artistica a cavallo tra ‘800 e ‘900. Si inizia dal chiostro delle sculture dove vengono esposti a rotazione i pezzi appartenenti alla collezione permanente: mi hanno accolto G li Amanti di Giovanni Prini, un tentativo di riproporre in marmo il celeberrimo Bacio di Klimt, non completamente privo di successo direi. Si passa alla contrapposizione tra bellezza “moderna” - anche nell’acconciatura - e classica con la sinuosa Galatea (o Fontana ) di Amleto Cataldi cui fa da contraltare la Cleopatra di Girolamo Masini. Alle forme androgine di Galatea si oppongono le opulenze in marmo della regina d’Egitto il cui bel volto ignora sdegnoso l’aspide che striscia verso il suo busto esposto con generosità ai nost...
On n'a que soi