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Visualizzazione dei post da aprile, 2013

IL SUCCESSO ITALIANO A PARIGI negli anni dell’Impressionismo: la Maison Goupil

Vale una citazione questa mostra ospitata a Rovigo, Palazzo Roverella dal 23 febbraio al 23 giugno 2013 (http://www.mostragoupil.it/) Numerosi i Boldini presenti alla mostra ma si tratta di opere un po’ meno inflazionate tra le quali spicca un luminoso paesaggio davvero pregevole. Non potevano ovviamente mancare le sue incantevoli dame, in particolare le protagoniste de La visit a e Passeggiata Solitaria ma, in termini di fascino femminile, trovo inarrivabili le “ Istitutrici ai Campi Elisi ” di Vittorio Corcos, di sicuro meno aristocratiche ma soffuse di malinconica grazia. Carico di tutto il pathos ottocentesco “ Il Piccolo Saltimbanco ” di Antonio Mancini. “ Guardiana di Pecore ” con una bambina di Michetti di piccolo formato ma di grande intensità, insieme con altri suoi lavori lo confermano “signore del pennello” come lo definì l’amico e conterraneo D’annunzio. A chiusura della mostra si ha modo di visitare la pinacoteca dove è stata una gradita sorpresa trova...

900 a Forlì

Al periodo da me preferito, il primo ‘900, viene nuovamente dedicata una rassegna, questa volta a Forlì ( http://www.mostranovecento.it/ ) Peccato che la visita sia stata caratterizzata da una sorta di “rumore di sottofondo” ossia una scolaresca in visita con una accompagnatrice dalla voce stentorea – che si udiva a diverse sale di distanza – e con una esposizione veramente da maestrina, infarcita da domande retoriche opportunamente seguite da pause che avrebbero dovuto invogliare i discenti a rispondere (ma gli interventi non si accavallavano di certo). Particolarmente in evidenza il contrasto tra questo rumore e la rarefatta atmosfera suggerita dallo ieratico ritratto di Silvana Cenni di Casorati.  Una indigestione di balilla e vittorie che onorano gli eroi caduti o ancora combattenti viene parzialmente riscattata da Contardo Barbieri con Adunata di gente in piazza del 1934.  Efficace “ Profilo Continuo Dux ” di Renato Bertelli, una scultura osservabile da...

More Acid Jazz - Incognito

Giuseppe De Nittis a Padova, Palazzo Zabarella

   Il Passaggio degli Appennini non suscita in me particolare entusiasmo, tanto meno fanatismo come – ci ricorda Cecioni – pare sia avvenuto all’epoca della sua presentazione. Né mi pare così straordinariamente riuscito: la resa del cielo è pregevole mentre la strada mi sembra meno convincente. Piuttosto bello, invece, il pastello con l’autoritratto dell’artista del 1883 e ancor di più l’analogo ritratto della moglie (G iornata d’Inverno del 1882) con una sinfonia di bianchi alternata alle tonalità scure dei capelli della donna e del sofà, riprese anche da altri dettagli.   Nutrita la rappresentanza di quadri di genere rappresentanti la vita quotidiana ma solo delle classi agiate con amazzoni a passeggio nel Bois de Boulogne o lungo gli Champs Elisées. Sulla neve (1874) rende molto bene l’atmosfera: ci pare di percepire lo scricchiolio della neve calpestata dalla giovane donna che osserva due cagnolini scorrazzare frenetici. ...