Vecchio amore di gioventù, al tempo delle prime visite in terra britannica, questo movimento è stato oggetto nel nostro paese e in tempi recenti di mostre che lo hanno reso un po’ meno di nicchia. Ne ricordo una a Ravenna ed una successiva – e un po’ meno riuscita a mio avviso - a Torino. Palazzo Reale di Milano ne ha proposta una terza a cui non ho voluto mancare. Nella prima sala spiccano un disegno di Millais e uno di Collins: il primo è un classicissimo disegno che raffigura due lottatori che si affrontano davanti alla tenda di un re che assiste allo spettacolo. Sono dei nudi classici molto convenzionali ma ciò che lo rende speciale è che il suo autore aveva appena dodici anni quando lo realizzò, essendo lo studente più giovane che fosse mai stato ammesso all’Accademia. Contro quell’acquerello trovo però che vinca a mani basse “ L’infanzia devota di S . Elisabetta di Ungheria ” di Collins: un pezzo di bravura dai tratti finissimi. Davvero impressi...
On n'a que soi